Hai deciso di non utilizzare i cookies. Questa decisione puo' essere cambiata
Hai accettato di salvare i cookie sul tuo pc. Questa decisione puo' essere revocata
|
|||
Festival Mix Milano: i vincitori
Domenica 3 luglio si è concluso Festival Mix Milano. Purtroppo, aggiungo io, perché la trentesima edizione è stata davvero vitale e ricca di spunti di riflessione. Ed ecco i vincitori, iniziamo dai lungometraggi, e quest’anno ci sono stati anche un secondo e un terzo posto: sul podio l’israeliano Barash, lungometraggio d’esordio di Michal Vinik, medaglia d’argento a La belle Saison di Catherine Corsini e il bronzo a Liebmann della regista tedesca Jules Herrmann. Una menzione è stata assegnata a Jason e Shirley dell’americano Stephen Winter “per la capacità di raccontare lo sguardo sull’altro, con un film low budget eppure attento a ricostruire le trame di un momento cruciale per la storia del cinema sperimentale, ma anche capace di farsi punto di riferimento e pietra miliare nella storia del movimento”. Per la sezione documentari è stato premiato Coming Out di Alden Peters, un video diario e racconto quasi reality-tv delle reazioni di una famiglia alla rivelazione dell'omosessualità del figlio. Questa la motivazione della giuria: “ha voluto, anche simbolicamente, premiare il più giovane autore in gara per il coraggio di mettere in scena se stesso rendendo il suo coming out privato una storia universale e per la capacità di stimolare la discussione sui temi dell’omofobia e del bullismo con un approccio, sia tecnico che stilistico, istintivo e anche per questo molto efficace”. Il premio dei corti è stato assegnato a 09:55 – 11:05 Ingrid Ekman, Bergsgatan 4B di Sophie Vukovic e Cristine Berglund per “la profondità e la raffinatezza con cui viene trattato il tema della sessualità in età senile. Per l’utilizzo di immagini forti e realistiche, ma sempre delicate, che mostrano il desiderio del corpo femminile ad ogni età. Per l’attenzione e la cura dedicata alla fotografia e al montaggio”. Le giurie e …
Ma questa volta credo che le giurie abbiano fatto molto fatica a scegliere i lavori da premiare, perché quelli che ho avuto il piacere di vedere erano tutti di un livello molto alto. E proprio per questo desidero citare i nomi dei giurati. Per i lungometraggi: Andrea Batilla direttore di VIX Magazine, Haydee Borelli attrice di cinema e teatro, Riccardo Conti giornalista, Massimo Cucchiara giornalista di Flair, Andrea Goffo esperto di comunicazione culturale, Luca Mangione esperto di comunicazione, Teresa Martini esperta di story-telling e docente, Ied Max Mazza regista, Fabrizio Meris curatore e giornalista, Alberto Milazzo autore di narrativa e teatro, Luca Pacilio vicedirettore della rivista di critica cinematografica Spietati.it, Tommaso Sacchi assessorato alla cultura del Comune di Firenze Per i documentari: Mattia Carzaniga giornalista per IL, Rivista Studio e Donna Moderna, Carlo Griseri giornalista e critico cinematografico, presidente di CinemaItaliano.info, Raffaella Milazzo produttrice cinematografica (Codice Atlantico, Skira Classica, GA&A Productions, START, ACHAB Film). La giuria dei cortometraggi è costituita da un gruppo di giovani studenti e studentesse, dai 20 ai 34 anni di età, frequentanti differenti percorsi di studio (cinema e beni culturali, design e studi culturali, comunicazione e filosofia, marketing e psicologia) di diverse Università e scuole di Alta Formazione di Milano. Alcuni membri della Giuria Giovani sono inoltre attivisti per associazioni LGBT, quali PoliEdro e CIG Arcigay Milano. La Giuria Giovani è organizzata in collaborazione con il tavolo formazione del Milano Film Network. Concordo con le scelte delle giurie, ma desidero aggiungere anche i miei commenti per i lavori che ho particolarmente apprezzato. La belle saison narra il passionale incontro tra Delphine e Carole nella Parigi degli anni Settanta, tra lotte femministe e movimento lesbico. Molto godibile sia da chi ha vissuto quel periodo sia da chi è troppo giovane ma vorrebbe saperne di più. Purtroppo tutti questi lavori in Italia non sono arrivati, o meglio, la distribuzione “ufficiale” non li ha considerati interessanti e quindi il pubblico li ha potuti vedere solo in occasioni di Festival a tema. Un vero peccato sia per i temi tratti sia per la capacità dimostrata da registi e attori. Ci vediamo al prossimo Festival Mix Milano, dove ovviamente conto di essere presente, sempre con il tavolo informativo di ASA Onlus.
|
Sabato, 20 Aprile 2024 06:40:35 CercaThis Web Site can be translated to your language:
|
||
|
|||
Istituzionale |
|||
Pianeta Queer è Supplemento di Leggereonline News pippoplutopaperino |