GayLex per smettere di subire

  • Stampa

 

logo-gaylex

Lo studio, nato nel 2014, offre un servizio legale dedicato alle persone gay, lesbiche, transessuali, intersessuali e bisessuali. Ne parliamo con i fondatori: Michele Giarratano e Cathy La Torre.






 

Hai subito una discriminazione o sei vittima di omofobia/transfobia?”
“Sei in coppia e vuoi tutelare il tuo legame affettivo?
Da oggi potrai rivolgerti a GayLex lo Studio che offre un servizio legale interamente dedicato alle persone gay, lesbiche, transessuali, intersessuali e bisessuali.
 

Queste semplici frasi accolgono gli internauti sulla home del sito di GayLex e sono esaustive sui servizi offerti dallo studio legale. Ma noi vogliamo sapere di più, vogliamo capire come si svolge il loro lavoro, per questo abbiamo rivolto alcune domanda ai fondatori, rigorosamente in ordine alfabetico, Michele Giarratano e Cathy La Torre.
 

D. Quando è nato GayLex e perché?
R. Cathy -  Io e Michele lavoriamo insieme da tantissimi anni e per lungo tempo siamo anche stati insieme responsabili dellocathy-la-torre sportello legale nazionale Arcigay.
Due anni fa abbiamo deciso di far nascere un progetto tutto nostro che rispondesse in modo più diretto e immediato alle esigenze della comunità Lgbt, senza mediazioni. È nata così GayLex, all'interno della quale abbiamo portato non solo l'esperienza acquisita con lo sportello legale Arcigay ma anche le nostre singole esperienze personali decennali, come ad esempio la mia con il MIT e quella di Famiglie Arcobaleno di Michele.


D. Quale considerate la più grande vittoria di GayLex?
R. Michele - La più grande vittoria a mio avviso è sicuramente che questo nostro progetto sia diventato immediatamente un punto di riferimento per la comunità Lgbt che ha capito che in qualche modo vogliamo essere l'eco del malessere che la comunità vive a causa dell'omofobia e della transfobia dilaganti e allo stesso tempo possiamo essere il braccio "armato" legale contro le discriminazioni.
Come casi concreti, invece, sicuramente siamo contentissimi del risultato ottenuto a Genova sulla vicenda Di Paoli. Il consigliere leghista dovrà rispondere davanti al giudice della frase “Un figlio gay lo brucerei nel forno”. Pronunciato la scorso 10 febbraio incontrando l’associazione Agedo.
La procura di Genova ha infatti aperto un fascicolo a suo carico ipotizzando il reato di “diffamazione con l’aggravante dell’odio”. Come spiegato nel portale GayPost.it


D. E quale la più grande sconfitta?
R. Cathy -  Fino al momento di questa intervista, nessuna sconfitta, e speriamo di non averne mai! :)


D. Quali sono le cause che vi trovate a gestire più sovente?
R. - Cathy - Principalmente si tratta di casi di omofobia, visto che abbiamo lanciato da qualche mese una grande campagna -"esponiamoci contro l'omofobia"- per coinvolgere  la comunità Lgbt in prima persona a presentare esposti contro le gravi affermazioni omofobe e transfobiche che purtroppo quotidianamente circolano sui media, sui social etc...
Abbiamo iniziato dall'esposto collettivo contro Formigoni, proseguendo appunto con Di Paoli, e ancora Don Pusceddu e di michele-giarratanorecente GiancarloGentilini, l'attore Alberto Mosca e la cantante lirica Nicoletta Ciliento e, proprio in questi giorni, segretario provinciale di Fratelli d'Italia di Forlì Francesco Minutillo.
Sappiamo che attualmente in Italia non c'è una legge contro l'omo/transfobia e che queste condotte difficilmente verranno perseguite ma, come successo a Genova, ci auguriamo che le Procure e i Tribunali colmino l'enorme vuoto legislativo. La nostra campagna, inoltre, mira a sensibilizzare fortemente l'opinione pubblica sul reato di omo/transfobia e sulla sua mancata previsione ad oggi.
R. Michele - Ovviamente le persone si rivolgono a noi anche per altri aspetti legali: dal percorso di transizione all'assistenza per le famiglie omogenitoriali fino alle discriminazioni sul lavoro. Siamo in poco tempo diventati, e ne siamo contenti e orgogliosi, un punto di riferimento importante per le questioni legali del mondo Lgbt. Anche le guide che abbiamo lanciato sul portale GayPost.it sono diventate un importante strumento, alla portata di tutte e tutti, poiché scritte con uno stile facilmente comprensibile a chiunque.


D. Si rivolgono a voi più gay, lesbiche o persone transessuali?
R. Michele - Difficile fare una statistica, ma posso dire che più o meno si rivolgono in egual misura, e con numeri davvero impressionanti tanto che facciamo davvero fatica a rispondere velocemente a tutte le persone che richiedono il nostro intervento.


D. Ora a cosa state lavorando?
R. Cathy - Continuiamo la nostra campagna "esponiamoci contro l'omofobia" e poi stiamo preparando anche un progetto molto molto molto grosso e innovativo, di cui speriamo di darvi presto notizia!


D. A vostro parere dove si dovrebbe intervenire subito?
R. Michele - La legge contro l'omo/transfobia. Riteniamo che sia un'emergenza sociale e bisogna assolutamente provvedere al più presto! Intanto facciamo sentire la voce della nostra comunità: continuate a mandarci le vostre segnalazioni, sosteneteci e lottiamo insieme.


Chi è Michele Giarratano
Nato in Sicilia nel 1982, Michele Giarratano si è trasferito a Bologna dove si è laureato in Giurisprudenza nel 2003. Nel 2004 ha iniziato a lavorare come attivista presso il Cassero di Bologna diventando poi il responsabile del Settore Giuridico nel 2006.
Dal 2010 è co-responsabile, con Cathy La Torre dello Sportello Legale di Arcigay, la principale associazione lgbt italiana.
Michele Giarratano è anche membro e supporter dell’associazione di famiglie omogenitoriali Famiglie Arcobaleno dall’autunno del 2011, dopo il matrimonio con Sergio Lo Giudice, avvenuto ad Oslo, in Norvegia (poiché in Italia non è consentito a coppie dello stesso sesso sposarsi).
Egli inoltre coordina il settore Lgbt dell’associazione Law International (che fa parte del tavolo FRA) ed è vice presidente dell’associazione Frame e membro di altre associazioni che si occupano di diritti umani.
Michele Giarratano lavora fra Bologna, Roma e la Sicilia, come Avvocato esperto e specializzato in Diritto di Famiglia (o meglio delle Famiglie), Diritto Minorile, Diritto Successorio e Tutela antidiscriminatoria.
 

Chi è Cathy La Torre
Avvocata e giurista, da anni lavora per promuovere e diffondere l’uguaglianza formale e sostanziale contro ogni forma di discriminazione. Co-fondatrice del Centro Europeo di Studi sulla Discriminazione e Vice Presidente del M.I.T. (Movimento Identità Transessuale), fin dall’inizio della sua attività professionale si specializza nel diritto antidiscriminatorio con particolare riferimento alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, nonché sui diritti fondamentali delle persone LGBTQ.
Oggi dirige insieme al Collega Michele Giarratano lo sportello legale nazionale Arcigay per i diritti delle persone LGBTQ.
Ha pubblicato articoli e materiali sul tema della lotta all’omofobia e alla transfobia.
Nel 2012 ha curato la stesura di “Transiti, i diritti delle persone transessuali e transgender”.