Osservatorio Lgbt

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logo-osservatorio-lgbt-apIstituito nel 2014 dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, si caratterizza per la sua attività di matrice sociologica. Ne parliamo con Carmine Urcioli, coordinatore della comunicazione.



 

Nel 2014 il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli ha istituito l’Osservatorio LGBT, primo del suo tipo presso un ente pubblico universitario in Italia. Si tratta di una piattaforma scientifica, aperta e gratuita, sui temi LGBT, del genere e delle identità sessuali.
L'attività dell'Osservatorio LGBT, di matrice sociologica, si caratterizza per un deciso impegno interdisciplinare, nonché per la formazione, l’aggiornamento dei ricercatori, degli operatori e degli studiosi interessati o impegnati sulle questioni delle persone LGBT.
La ricerca dell'Osservatorio LGBT si rivolge anche agli operatori della Pubblica Amministrazione, delle aziende pubbliche e private, ai ricercatori accademici e non, alle associazioni LGBT e a tutti coloro desiderino reperire, in modalità gratuita, materiale e spunti per la propria attività di ricerca e di aggiornamento professionale.
Il portale dell’Osservatorio LGBT offre la possibilità di consultare documenti multimediali e ricevere aggiornamenti in merito alle tematiche LGBT, consentendo l’accesso gratuito a materiali di vario tipo riferiti a ricerche, articoli e volumi prodotti in Italia e all'estero.
E qualcosa è accaduto in questi anni, come precisa Fabio Corbisiero, responsabile del coordinamento scientifico: «Il focus delle nostre ricerche segue il trend del mutamento sociale, soprattutto in Italia. Una delle sorprese di questo cambiamento è stato, senza dubbio, l’approvazione della legge sulle unioni civili che abbiamo monitorato ex ante attraverso i movimenti di protesta e sollecitazione all’avanzamento della proposta di legge ed ex post, in questo periodo in cui si stanno realizzando le prime unioni civili.»
Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande a Carmine Urcioli, coordinatore della comunicazione.


D. Chi partecipa all’Osservatorio Lgbt? Volontari, ricercatori, laureandi?
R.
L'Osservatorio Lgbt è un’area di ricerca e formazione continua del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi dicarmine urciuoli Napoli 
"Federico II". Una delle più antiche università del mondo si è dotato di una piattaforma innovativa su generi ed orientamenti sessuali. Il coordinatore scientifico è il Prof. Fabio Corbisiero, ed io sono il responsabile della comunicazione. L'Osservatorio Lgbt è formato da un Comitato scientifico che è composto da ricercatori e docenti universitari italiani e di altre università internazionali che hanno inserito le questioni Lgbt tra i propri interessi scientifici. Esiste inoltre uno staff di ricerca, formato da dottorandi e laureati che stanno svolgendo approfondimenti sugli argomenti legati al genere e alla comunità lgbt. Molti studenti da altre università ci hanno rivolto domanda di partecipazione alle nostre attività e così anche enti privati.

 

D. Il vostro campo di intervento è a livello nazionale?
R.
Il nostro campo di intervento è a livello nazionale ed europeo, siamo coinvolti in progetti internazionali anche per la presenza di ricercatori stranieri.


D. Come raccogliete il materiale?
R.
Le modalità di rilevazione variano a seconda delle finalità della ricerca e della metodologia adottata. Nelle ultime ricerche ci siamo avvalsi del lavoro degli studenti che svolgono il tirocinio presso l'Osservatorio Lgbt,  ed è sempre preziosissima la collaborazione delle organizzazioni e delle associazioni locali.


D. Com’è il vostro rapporto con le associazioni Lgbt?
R.
L'Osservatorio Lgbt nasce per essere uno strumento per le associazioni perchè importante al fine di dare evidenza scientifica a cambiamenti sociali per i quali si chiede riconoscimento. Se pensiamo che ci sono persone o gruppi ideologici che affermano ancora che l'omosessualità può essere considerata un disturbo del comportamento allora il lavoro congiunto tra ricerca scientifica e lavoro su campo diventa indispensabile.


D. Quale sarà Il prossimo progetto?
R.
Abbiamo lavorato alla ricerca sulla Conoscenza dell'HIV nella popolazione con questionari somministrati dal vivo e on line. I risultati, disponibili sul nostro sito,  sono stati presentati il Primo dicembre durante il convegno «Dalla cura al prendersi cura. Qualità della vita e longevità dei pazienti con Hiv in Italia» che si è svolto a Napoli presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.


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