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Arcilesbica


EVA contro EVA è la prima ricerca sulla violenza di genere su stesso genere realizzata in Italia.

 

 

 

 

I TESTI:
◊ - L'intervento di Eugenia Milozzi

◊ - L'indagine
◊ - Il Convegno
◊ - Lo Sportello di ascolto
◊ - Gli interventi

 

I VIDEO:
• L'intervento di Angela Infante al Convegno
• Cristina Gramolini intervistata da MarinellaZetti
• Eugenia Milozzi intervistata da Marinella Zetti

 

 

 

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eugenia milozzi

«Quando tre anni fa abbiamo pensato di costruire un questionario per iniziare una ricerca in questo campo – ha spiegato Eugenia Milozzi, Presidente Arcilesbica Roma -, non avevamo idea di quanto le donne fossero pronte a raccontarsi e confrontarsi su questo tema. Siamo consapevoli che questa indagine rappresenta solo una fotografia iniziale e parziale del problema, ma siamo altrettanto orgogliose di aver creato un espediente per iniziare un dialogo onesto e costruttivo all’interno e all’esterno della nostra comunità».

All’estero questi studi vengono svolti da molti anni, il primo risale alla fine degli anni 80.
«In altri Paesi – ha sottolineato Cristina Gramolini, Vicepresidente nazionale di Arcilesbica – le associazioni gay e lesbiche affrontano da tempo la questione, senza danneggiare la causa dei diritti e la dignità delle coppie omosessuali; al contrario agiscono per la consapevolezza delle persone, per la salvaguardia della qualità delle relazioni e per l’eliminazioni della violenza domestica tra persone LGBT».
Negli Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna negli Stati Uniti e in Gran Bretagna vi sono servizi dedicati alla Comunità. Come sempre l’Italia è in ritardo per quanto concerne il “genere”, ma d’altro canto nel Belpaese le persone LGBTQI sono ancora “fantasmi” senza diritti.

 

L’INDAGINE
«Rivolgere lo sguardo a questo tema - ha spiegato Cristina Gramolini – indica da parte delle ideatrici il superamento di qualunque visione idilliaca dei rapporti tra donne. Ma l’indagine non vuole in nessun caso allineare quantitativamente il fenomeno studiato alla violenza maschile contro le donne, che ha proporzioni enormi, né può annullare il concetto di “violenza maschile”, che invece trova il suo senso nella perdurante costruzione culturale del dominio maschile».

 

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I dati sono stati raccolti grazie a un questionario somministrato a un campione di 102 donne, in prevalenza italiane (88,2%), di età compresa tra i 26 e i 40 (67,6%), con un grado di istruzione prevalentemente universitario (52,9%).cristina gramolini
Alle intervistate sono state poste domande di carattere generale e molto intime, noi crediamo che il report sia molto interessante e che meriti una lettura completa.

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IL CONVEGNO
Il convegno si è posto l’obiettivo non solo di diffondere il risultato della ricerca ma anche, e soprattutto, di interrogarsi sui rapporti di coppia lesbici, sulle modalità e sulle origini della violenza,
sulle strade da percorrere per offrire sostegno alle donne che hanno subito violenza e a quelle che l’hanno perpetrata.
E’ interessante osservare che in caso di violenza, le donne intervistate chiederebbero aiuto in prevalenza, ad amici (29,4%) e ad associazioni (14.7%), la maggior parte di loro però non ha saputo indicare un soggetto. Come si può vedere nella torta n°1. 
Deve far riflettere anche il fatto che il 52,9% delle donne intervistate dichiara di non conoscere strutture dedicate all’ascolto delle donne omosessuali, come si evince nella torta n°2.

 

 

 

angela infanteLO SPORTELLO DI ASCOLTO
«Secondo noi, è importante che questi dati vengano diffusi – ha chiarito Angela Infante, Counselor, consulente familiare e formatore -, e che le donne sappiano che esiste, seppure differente da quella maschile, anche una violenza di genere femminile, e che oltre che fisica, come evidenziato nella nostra indagine, essa può essere psicologica. Spesso le lesbiche hanno paura di denunciare la propria carnefice, sia perché temono le conseguenze di un simile atto sia perché paventano una reazione omofobica da parte di coloro che operano nei centri antiviolenza».
Anche per rispondere a questo disagio Arcilesbica Roma ha dato vita a uno Sportello di ascolto attivo tutti i lunedì sera dalle 21 alle 22 nella sede di via Nicola Zabaglia, 14 (tel. 0664501102).

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GLI INTERVENTI
Nel corso del convegno Federica Paragona, psicologa clinica e psicoterapeute della Gestalt, ha esplorato l’aggressività al femminile, soffermandosi sul fenomeno del bullismo al femminile.
Barbara Bianchini, educatrice professionale di comunità, ha posto l’accento sull’affettività, decliandone l’alfabeto ed evidenziando come l’educazione può essere uno strumento di prevenzione alla violenza.
Lo stato dell’arte all’estero è stato il tema affrontato da Caterina Bianchi, medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Bianchi ha ricordato ilcaterina bianchi primo studio in Gran Bretagna e ha precisato come all’estero, negli studi sulla violenza alle donne c’è sempre un focus specifico per le coppie lesbiche. Inoltre ha spiegato che dalle ricerche emerge che il Minority Stress può essere tra le cause della violenza nelle coppie omosessuali.
Angela Piliu, consulente economico-statistico, ha spiegato come è stato messo a punto il questionario e le modalità di analisi delle risposte.
Rita Marrano, assistente sociale, ha fotografato la situazione dei servizi di protezione e di aiuto alle donne nella Capitale.
Infine Giuliana Ruoti, esperta di cinema, ha analizzato la violenza femminile vista nei film, proiettando spezzoni di Monster (Usa, Germania 2003), Diario di uno scandalo (Gran Bretagna 2006) e Butterfly Kiss (Gran Bretagna 1994).
Nel corso del convegno la scrittrice Marzia Caminer ha letto alcuni suoi brevi racconti sulla violenza.

 

L’incontro si è concluso con un ampio dibattito che ha fatto emergere l’esigenza di nuove indagini e soprattutto di un lavoro di formazione sulle persone che operano nelle strutture preposte a fornire la prima accoglienza alle donne che hanno subito violenza.
Attività di formazione che - in un Paese dove per lo Stato le persone LGBTQI “non esistono” - dovrà essere svolta prevalentemente dalle Associazioni della Comunità.

di Marinella Zetti 
immagini e filmati di Flaminia P.Mancinelli 
(novembre 2011)

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I VIDEO:

  
Cristina Gramolini intervistata da Marinella Zetti
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Angela Infante interviene al convegno
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Eugenia Milozzi intervistata da Marinella Zetti




 



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