Oltre le gabbie dei Generi

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Pubblicato Lunedì, 26 Novembre 2012 16:56

Il saggio di Mirella Izzo, arricchito dalla presentazione di Jole Baldaro Verde, fa chiarezza su molti argomenti e può arricchire tutti.

 

Il saggio di Mirella Izzo –edito dal Gruppo Abele- è arricchito dalla presentazione di Jole Baldaro Verde, medico chirurgo, psicoterapeuta e sessuologa, da anni impegnata negli studi sul genere che purtroppo è scomparsa prima della pubblicazione del libro.

Oltre agli apprezzamenti per le tematiche affrontate, Baldaro Verde conclude la presentazione scrivendo: «Anche chi non è direttamente interessato può arricchirsi da questa lettura che offre concetti che potrebbero apparire nuovi , ma che in realtà, possono chiarire a ciascuno, meglio, la propria identità».

E Mirella Izzo inizia la premessa con la frase «Questo non è un libro per trans» ed io concordo pienamente con l’autrice.
Sono convinta che questo saggio possa essere molto utile sia alla Comunità LGBTQI -che ha ancora tanti problemi con le ultime tre lettere dell’acronimo- sia a tutte quelle persone che desiderano comprendere un po’ meglio come siamo “costruiti” noi esseri umani. In particolare ritengo possa aprire degli spiragli di luce nelle persone convinte che esistono solo l’uomo e la donna e tutto quello che non risponde a tale codice binario non ha diritto di esistere.

I temi, seppur trattati con rigore scientifico, sono accessibili a tutti e fanno chiarezza su molti argomenti.

Il titolo stesso non lascia spazio a dubbi Oltre le gabbie dei generi. Infatti è indispensabile poter uscire da quelle gabbie costruite per impedire la libera espressione e, finalmente, come scrive Izzo: «Sentirsi a proprio agio con se stessi è sentire  che si è quel che davvero ci si sente d’essere e che non è caduti prigionieri di un “gioco di ruolo” nel quale la socialità dominante ci vorrebbe il più possibile uguali e omogenei a un predefinito modello o persona(ggio)».

Qual è la differenza tra sesso, genere e orientamento sessuale?

Il saggio propone il Manifesto pangender che, come precisa l’autrice, pur nascendo da una persona transgender, non esclude nessuno.

Cosa significa pangender? E chi è pangender? Come si pone un pangender nei confronti della società e delle leggi vigenti?

Queste e molte altre domande trovano una risposta o almeno una spiegazione nel saggio di Mirella Izzo.

Il saggio nasce da 11 anni di ascolto e dall’esperienza di Izzo, che ha compiuto la transizione all’età di 39 anni.

Mirella Izzo prende per mano il lettore e lo conduce in un viaggio per farlo familiarizzare con l’identità di genere e il lessico utilizzato.

Nella seconda parte le riflessioni si ampliano uscendo dalla situazione pangender per aprirsi alla condizione di tutti gli esseri umani.

La parte finale è dedicata a una bibliowebgrafia che propone libri, siti web e una video filmografia, completata dalla bibliografia con le pubblicazioni e gli audio-video di Mirella Izzo.
Marinella Zetti

 

 

Sinossi

Come annuncia l’autrice, questo è un libro per tutti. Parte dalla condizione transgender per esplorare stereotipi, differenze, vere e culturali, dell’identità di ogni essere umano. Potrà sorprendere per alcuni approcci e ragionamenti non consueti, originali. La tesi dell’autrice è esplicita: l’identità sessuale delle persone è data dalle identità di genere, dagli orientamenti sessuali, ma anche dai ruoli e stereotipi imposti dal contesto socio-culturale. Si tratta di un intreccio non riassumibile nella sola identità separata maschile e femminile, che rimanda necessariamente a molte possibili identità, riunite nel termine pangender. Un intreccio che merita un apposito Manifesto.

 

Oltre le gabbie dei Generi
di Mirella Izzo
Edizioni gruppo Abele
€ 10,00
Il libro è disponibile solo in versione cartacea

 

Chi è Mirella Izzo:
nasce nel 1959 di sesso maschile e, a 39 anni, transiziona al femminile. Nel 1999 fonda e presiede la Onlus Crisalide AzioneTrans. Dal 2000 al 2003 collabora con il Settore Nuovi Diritti della Cgil. Nel 2006 abbandona, per ragioni di salute, incarichi e attività pubbliche, ma prosegue nel lavoro su identità di genere, gender studies e transgender sul web (attraverso il blog “De/Generi” e Facebook) e con pubblicazioni, da ultimo collaborando al volume collettaneo Lavori in corpo, pratiche ed estetiche di identità, a cura di L. Stagi, (Franco Angeli, 2011).
Chi desidera conoscere meglio l’autrice può visitare il suo sito o il suo blog o accedere alla sua pagina Facebook