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Che Morte non vi Separi

 

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Il primo amore non si scorda mai, soprattutto quando è inaspettato e intenso come quello che unisce Cesare e Tor. Il primo romanzo di Christian Moretti. Intervista all'autore.











 


Che Morte non vi Separi di Christian Moretti narra la storia di Cesare e Tor, due giovani gay che si incontrano sui banchi del liceo. Milano, città che ama definirsi progressista ed europea, è il palcoscenico di questa vicenda che scorre in modo fin troppo perfetto. Eppure si percepisce un’omofobia latente, quella fatta di frasi, di sguardi, di allusioni che chi è Lgbt ha imparato a riconoscere e a paventare.
L’autore prende per mano il lettore e lo porta a scoprire che un amore tra due persone dello stesso sesso non è diverso da quello tra due etero: paure, timidezze, attese, delusioni, emozioni sono le stesse.
Dalla scoperta dell’amore al coming out il passo è breve. Anche il rapporto con i genitori è così bello che sembra non essere reale. Ma anche in Italia vi sono anche persone che si lasciano guidare dal cuore e non dai pregiudizi.

La lettura scorre veloce, in alcuni momenti con toni quasi poetici, poi tutto precipita e ci ritroviamo in un incubo.
E non vi dirò altro, perché non voglio anticipare nulla. Il piacere della lettura è scoprire pagina dopo pagina cosa ha immaginato l’autore per i suoi protagonisti.
Ho scelto di coinvolgere Christian Moretti in una breve intervista, per capire come è nato il suo primo romanzo e cosa sta preparando per il futuro.



Quattro chiacchiere con l’autore


D. Perché hai deciso, nel tuo primo romanzo, di raccontare la storia di due giovani gay?
R. Per due motivi. Credo sia importante dare un messaggio ai più giovani, occorre creare dei modelli in cui essi possano riconoscersi e sognare assieme ai personaggi. Ho voluto ricreare la storia di un amore puro e travolgente che solo due diciottenni possono avere. Quell'amore in cui si é liberi di sognare e in cui il senso di libertà sprezza da tutti i pori. Cesare e Tor sono così, affrontano la vita e la  loro storia con semplicità, con libertà e con tanta felicità. I giovani devono sapere che l'amore é bello, semplice e dona felicità nonchristian-moretti oppressione, paura e vergogna.
Il primo amore per una persona Lgbtq non si scorda mai. No, non é il solito cliché, esso credo rappresenti una sorta di imprinting. Se una persona Lgbtq si trova a dover affrontare un'esperienza negativa con il primo amore, essa può cambiare la sua vita in maniera drastica.


D. Quanto è frutto della tua immaginazione e quanto hai preso dalla cronaca?
R. Beh, purtroppo ci sono tanti, troppi fatti di cronaca simili. Ho voluto dare voce alle vittime dell'omofobia, a coloro che non sono più con noi. Non dobbiamo mai dimenticarci di loro, le loro esistenze fanno parte della nostra anima e della nostra storia. In quanto omosessuale ho voluto onorare la vita di tutti quei fratelli e quelle sorelle uccisi/e, credo sia un dovere!
Fatta questa premessa, non vi é un fatto in particolare a cui mi sono ispirato. Cesare e Tor potrebbero tranquillamene essere Luca e Filippo di Roma, Laura e Anna di Torino, etc... Quello che mi ha ispirato é che in tutti questi fatti di cronaca vi é il comun denominatore dell'omofobia, della repressione, della violenza e della sofferenza; questi sono i temi che volevo far emergere, perché sono temi attuali e tutti, Lgbtq o eterosessuali, dobbiamo unirci a combatterli perché interessano la comunità umana non solo una stretta cerchia di individui.
Dal punto di vista dell'immaginazione, beh vi sono molti elementi tra cui la mia passione per le nazioni nordiche (Svezia in particolare) e le loro tradizioni tra cui le Saghe e le fiabe.


D. I protagonisti della tua storia sono così perfetti, e anche le loro famiglie sono politically correct, poi il tuo romanzo cambia registro. Perché?
R. Ho voluto creare una storia bella, due ragazzi che si scoprono e che si amano in tutta libertà e felicità. Ho voluto raccontare di genitori che accettano i figli perché nonostante il fatto che vi siano molti genitori che ripudiano i figli, c'é anche una grossa fetta sempre più numerosa di genitori che i figli li amano a prescindere da tutto. Occorre dare luce anche a queste persone coraggiose che non si lasciano intimidire dalla massa di movimenti come le sentinelle.
Il tutto però poi cambia, il tono del romanzo cambia per mostrare come, anche nelle situazioni più felici, vi si insidi l'omofobia. Ho voluto effettuare questa inversione per far capire che l'omofobia é un cancro che si nasconde nella nostra società e che dobbiamo essere sempre vigili e combatterlo con tutte le nostre forze.


D. Il tuo libro è disponibile solo in versione cartacea, quando è prevista quella digitale?
R. A brevissimo, sul sito di Europa edizioni sarà disponibile tra qualche settimana.


D. Cosa bolle in pentola, a cosa stai lavorando?
R. Al momento ho alcuni progetti in testa che cerco di armonizzare con il mio lavoro di insegnante di italiano e spagnolo in Irlanda dove vivo con il mio compagno e le mie due splendide cagnoline. Innanzitutto sto lavorando alla traduzione inglese di Che Morte non vi Separi, poi sto scrivendo il mio secondo romanzo. E' una storia molto diversa dalla precedente: in questo romanzo voglio dar luce alla vicenda della deportazione degli omosessuali, da parte del regime fascista, alle Isole Tremiti (Puglia). Si sa molto poco di questi avvenimenti e voglio accendere i riflettori su di essi, glielo devo a tutti quei fratelli che hanno vissuto in condizioni umane deplorabili per molto anni.




Chi è Christian G. Moretti
Nasce in Italia a San Giovanni Rotondo (FG). All’età di diciannove anni si trasferisce a Parma per studiare Civiltà e Lingue Straniere Moderne. Al conseguimento della laurea triennale si trasferisce a Barcellona in Spagna. A ventuno anni va a vivere nel Regno Unito dove risiede per sei anni, consegue una laurea Master e un dottorato di ricerca in Letteratura Comparata presso la University of Kent dove insegna, inoltre, letteratura italiana.

Nel 2011 si installa permanentemente in Irlanda, a Limerick, dove attualmente risiede e insegna lingua, letteratura e cultura Italiana e Spagnola. Moretti è già autore di Conversations with the Self, monografia edita dalla casa editrice accademica Troubador, e di una lunga serie di saggi pubblicati su riviste accademiche Statunitensi, Britanniche, Canadesi, Australiane, Italiane e Irlandesi. Ha curato l’introduzione della versione tedesca del romanzo Acqua Storta di Luigi Romolo Carrino, edita da PulpMaster, ed ha partecipato a numerosi congressi di letteratura presso atenei internazionali tra cui Paris Sorbonne (Francia), University of London (Regno Unito), Harvard University (Stati Uniti), University College Cork (Irlanda), University of Kent (Regno Unito), University of Exeter (Regno Unito). Che Morte non vi Separi è il suo primo romanzo.

Chi desidera conoscere meglio Christian Moretti può visitare la sua pagina Facebook.

 


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Il libro

Che Morte non vi Separi
di Christian Moretti
Europa Edizioni
€ 13,90
In versione cartacea e tra qualche settimana anche digitale.

Disponibile sul sito di Europa edizioni e nel negozi di vendita online.

 

 

 

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