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Seguimi con gli occhi

 

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Nadia Galliano racconta l’HIV in modo insolito attraverso gli occhi di Emma che dopo la morte del fratello maggiore a causa dell’AIDS e ha messo in stand by la sua vita.












 


La vita non ti viene ad amare, la devi amare tu”.
A pronunciare queste parole è uno dei partecipanti al gruppo di auto-aiuto di “Seguimi con gli occhi di Nadia Galliano, edizioni bookabook. Si tratta di vita vera e non finzione, come spiega l’autrice nei ringraziamenti: “Il mio grazie più grande a ogni volto racchiuso dentro i personaggi di questo romanzo: mi avete regalato la vostra storia durante le riunioni del gruppo Supporto e Partecipazione”. Precisando che niente potrà restituire il dono che le hanno fatto i partecipanti al gruppo di Anlaids.
Purtroppo sono vere anche le dimostrazioni di pregiudizi: la sorella che tiene separate i piatti e le posate della persona in HIV, la richiesta di nascondere la sieropositività perché metterebbe la famiglia in una cattiva luce, la difficoltà ad accettare senza giudicare una persona sieropositiva.


La protagonista è Emma, una giovane donna che decide di mettere in stand by la sua vita dopo la morte del fratello maggiore Nicola. Lui si è spento rapidamente a causa dell’HIV e lei ha sviluppato una rabbia sorda nei confronti di Nico e del mondo. Nella sua testa continua a ritornare la frase “I fratelli delle persone perbene non muoiono di quello…”. Uno dei commenti pubblicati, dopo la morte del fratello, nel suo seguitissimo vlog su Youtube. E gli hater hanno lasciato tante frasi simili aseguimi-con-gli-occhi-ap questa.
Dopo tanti anni c’è ancora chi pensa che l’HIV sia riservata a tossici, omosessuali, prostitute.

Lo psichiatra che ha in cura Emma è convinto che frequentando altre persone in HIV riuscirà ad affrontare la rabbia e la paura e probabilmente a riprendere a vivere.

Da dove nasce la rabbia? Come si è infettato Nicola? E di cosa ha paura Emma?
Non ve lo dirò perché vi toglierei il piacere della lettura. Però vi posso assicurare che io mi sono sentita molto vicina alla donna: anch’io ho provato dolore e rabbia quando ho perso amici per l’AIDS.
Per sollecitare la vostra curiosità posso anticiparvi che il titolo ha un significato molto preciso per Emma, lo scoprirete leggendo il libro.


Il romanzo di Nadia Galliano si legge bene, nonostante l’argomento sicuramente non facile da trattare, le persone che compongono il gruppo di auto-aiuto si misurano con la quotidianità: lavoro, amore, amicizia, famiglia. In alcuni casi vi sono anche problemi più complessi quali anoressia, droga, depressione. Insomma la vita.
Il linguaggio è molto attuale ed io sono convinta che questo libro andrebbe letto nelle scuole perché di HIV si parla poco e invece i ragazzi sono assetati di informazioni. E Internet non basta, hanno necessità di confrontarsi con persone che non giudicano ma sono in grado di fornire risposte alle loro domande.


“Seguimi con gli occhi” prende il lettore per mano e lo porta nella vita di Emma, Met, Carlo, Teresa, Camilla, Federico, Andrea e Adele: pagina dopo pagina si sente sempre più coinvolto e non riesce a staccarsi. Il finale è decisamente inaspettato e fonte di riflessione.
Il libro è disponibile in versione digitale e cartacea.
Leggetelo, mi ringrazierete.
M.Z.


Il libro sarà presentato giovedì 18 aprile alle 18e30 nella sede di ASA Milano in via Arena 25. Parteciperanno alla presentazione: Nadia Galliano, Alessandra Bianchi (psicologa), Massimo Cernuschi (medico infettivologo e Presidente ASA) e Marinella Zetti (giornalista). 


 

Chi è Nadia Galliano
Classe 1988, è un medico di origine piemontese. Si sta specializzando in Psichiatria e collabora connadia-galliano2 la sezione salute del Corriere della Sera, in particolare riguardo a temi inerenti il virus HIV.
“Seguimi con gli occhi” è il suo primo romanzo, nato dalla collaborazione con l’associazione Anlaids.
Se volete conoscerla meglio potete visita il sito di bookabook o la sua pagina Facebook.

 

 

 

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