... oppure sì?
Laura e Giovanna hanno provato
a capirlo.
Luca è un nostro caro amico. Ed è gay. Come succede tra amici a volte litighiamo e come spesso succede tra amici il più delle volte terminiamo queste liti ridendo. Tra l’inizio delle nostre discussioni e la risata finale riusciamo a rintracciare mediamente 6/7 modi diversi - e non sempre gentili - di appellare Luca specificatamente per il suo orientamento sessuale.
Ma se al posto di Luca ci fosse Marta, che come Luca è una nostra amica ed è omosessuale, quanti modi riuscireste a trovare per insultarla?
E’ ovvio che questa è una provocazione (come provocatorio è il titolo del nostro documentario) Marta e Luca sono personaggi immaginari e non è nostra abitudine denigrare nessuno. Quello che invece è vero e lampante è che per insultare la nostra fittizia amica Marta siamo a corto di offese.
Pensate che questo sia un bene?
Noi ci abbiamo riflettuto a lungo. E abbiamo capito di NO.
Perché se Luca sarà spesso alle prese con l’aggressività verbale e la violenza fisica, Marta addirittura non esiste.
L’omofobia in questo caso comincia con la negazione, negazione che per qualche motivo parte anche e soprattutto dall’interno.
Fortemente convinte che l'invisibilità sia una forma di discriminazione più subdola e potente di molti falsi stereotipi, noi quel mondo “oscuro” siamo andate ad intervistarlo per poterlo raccontare con un linguaggio comprensibile ad un pubblico omosessuale e non.
Perché occorre soprattutto educare alla diversità per non recepirla ostile e capire che alla fine tutta questa “lontananza” – senza in nessuna maniera annullare l’identità LGBT – forse è puramente immaginaria.
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Noi abbiamo iniziato col chiamare le cose con il proprio nome. |
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Ecco il video di presentazione del documentario: Le Lesbiche Non Esistono ==» |
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Se vuoi contribuire al lavoro per la realizzazione del documentario Le Lesbiche Non Esistono, puoi contattare le autrici (Laura e Giovanna) alla seguente e-mail:
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Oppure invia il tuo contributo utilizzando le seguenti coordinate bancarie: Bonifico bancario intestato a Laura Landi IT23P0301503200000002609654 - Fineco Banca del Gruppo Unicredit oppure tramite Postepay intestata a Laura Landi 4023600575443116 C.F. LNDLRA82A62E715H Inviando alle autrici una e-mail con nome cognome e importo versato.
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Illustrazioni di Francesca Bolis
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Presentazione Le Lesbiche non esistono al Padova Pride Village 2012
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Laura Landi e Giovanna Selis, videomaker toscane classe ’82. Giovanna è laureata in Cinema, musica e Teatro all’università di Pisa. Lavora come operatore video e montatrice per la televisione e il teatro e ha realizzato vari video di documentazione sociale. Laura è laureata in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo a Venezia con una tesi sull’adattamento dei dialoghi cinematografici. Ha lavorato nell’organizzazione di un festival internazionale di cortometraggi, ha scritto e tradotto per una casa editrice e per una rivista letteraria internazionale e ha ideato e realizzato docu-interviste nell'ambito dell'arte contemporanea. Le lesbiche non esistono è il loro primo documentario insieme.
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(11 agosto 2012)
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