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Lista di nozze
Dal 14 aprile inizia su Youtube una webserie che affronta in modo ironico e divertente il tema dei matrimoni gay in Italia. Sono 12 episodi in tutto.
Dal 14 aprile inizierà Lista di nozze, una webserie che affronta in modo ironico e divertente il tema dei matrimoni gay in Italia. Si tratta di 12 episodi, con cadenza settimanale, che propongono le avventure di Arnaldo e Leone, freschi titolari di un negozio di liste di nozze e innamorati pazzi. Quindi una coppia gay che si ama. Anche se è ben lontana dall’essere una coppia perfetta. Servizi in cristallo di Boemia, robot multifunzione, candelieri in sterling silver, set di valigie in cuoio glacé, luna di miele spacchettata in quote… insomma la moderna oggettistica dell’amore che fa bella mostra di sé nei tanti negozi di liste di nozze sparsi per l’Italia. E a farsene carico è il solito circo che ruota attorno agli sposi: testimoni di nozze, suoceri, parenti, amici, condomini, conoscenti di palestra, compagni di banco, persino vicini di culla. Un perfetto gioco delle parti insomma dove tutti però, a prescindere dal ruolo assegnato, vogliono la medesima cosa: risparmiare e figurare! Lista di nozze è di un progetto seriale indipendente e low budget che è stato realizzato grazie ad un crowdfunding lanciato più di un anno fa sulla piattaforma Produzionidalbasso e ad un contributo messo a disposizione dal Nuovo Imaie attraverso i fondi ex art. 7 L. 93/92. Gli ideatori del progetto sono Paola Ducci e Francesco Calella, alla regia Gaetano Maffia, mentre i protagonisti sono interpretati da Alessandro Bergallo e Matteo Milani. Il cast è inoltre composto da Donatella Barbagallo e Giovanni Bussi in qualità di coprotagonisti e ancora da Vincenzo De Luca, Emiliana Franzone, Piero Piccinin, Alessandro Barbini, Paolo Ricci, Lucia Ciardo, Marco Giandomenico, Giorgia Guerra, Barbara Abbondanza, Pietro Pace, Claudia Campagnola, Cristina Golotta, Giacomo Rosselli, Serafino Iorli, Carlotta Piraino e Patrizia Bollini. Le scenografie sono di Luigi Romano e Dario Di Blasi, le musiche di Gianluca Bacconi e Sergio Lepidio, la fotografia di Nicolò Cappuccilli, i costumi di Gaetano Impallomeni, il trucco di Barbara Salmaso, il montaggio di Luca Luconi, le animazioni e gli effetti speciali di Massimo Damiani, i disegni di Clelia Catalano, il suono di Alessandro Di Maio, la postproduzione di Enrico Munarini, ufficio stampa Donkey Eventi e comunicazione di Barbara Serio, web marketer Pasquale Convertino CreaWebOnLine.
E non aggiungo altro, in fondo manca poco al 14 aprile, quando su Youtube verrà messo in onda il primo episodio.
La “banda” di Lista di nozze
Alessandro Bergallo (protagonista) Dice del progetto: “Per la mia attitudine ad un certo relativismo mentale, e grazie al fatto che alcuni fra i miei più cari amici e amiche sono gay e lesbiche non ho mai vissuto come un problema il fatto che su questo pianeta esistano diversi gusti sessuali, credo fermamente che il concetto di diversità o di normalità sia solo una questione culturale, e ritengo che taluni diritti elementari non andrebbero nemmeno sottoposti ad alcuna discussione o votazione ma semplicemente riconosciuti nella maniera più celere possibile, non so se mi spiego! Se fossi gay mi piacerebbe poter dire non “sono unito o mi unirò civilmente” ma semmai sono sposato o mi sposerò con tutti gli annessi e connessi. Con “Lista di nozze” il nostro intento è stato quello di creare una sitcom divertente, brillante, che annulli le differenze fra i generi, e che soprattutto, al di la di alcune tematiche, consenta anche alle coppie etero di identificarsi in Arnaldo e Leo”.
Matteo Milani (protagonista) Dice del progetto: “Fra i due protagonisti, Arnaldo e Leone, c'è un conflitto continuo che sfocia puntualmente nel battibecco e nella provocazione. La risoluzione sta nella cosa più semplice, l'amore: i due si amano, di un amore che presuppone innanzitutto l'accettazione dell'altro, la ricerca del compromesso sano di due persone che hanno scelto di stare insieme. Questo elemento è stato determinante per lo studio di Leone, del personaggio che interpreto, e anche l'aspetto più difficile. Amare scenicamente (uomo o donna che sia) è sublime e complicato, come nella vita”.
Gaetano Maffia (regista) Dice del progetto: “E finalmente Arnaldo e Leo. Come si fa a non voler bene a questi due personaggi e a tutti gli altri intorno a loro. Litigano e poi fanno pace e poi litigano di nuovo, ma trovano sempre un punto di incontro come tutte le coppie che si amano, impegnate nel costruire insieme il proprio futuro. E dove se non sul web, un luogo effervescente e democratico. Girare "Lista di nozze" e stata per me un'esperienza sentimentale, umana e professionale a cui io e tutto il gruppo di lavoro abbiamo regalato dedizione e amore. Arnaldo, Leo, tifiamo per voi e speriamo con voi di vedere presto realizzato il vostro sogno di matrimonio”. Paola Ducci (autrice) Dice del progetto: “Le tv generaliste producono fiction in cui da decenni è presente il classico personaggio gay, talvolta macchiettistico, talvolta meno. In genere i personaggi gay sono rappresentati nello stereotipo del bizzarro creativo simpatico, le lesbiche sono in genere caratteri tormentati o drammaticamente gelosi. A ripetere all’infinito il preconcetto, anche qui, della differenza di genere. Ma pensare (e produrre) una serie i cui protagonisti sono una coppia omosessuale significa dare a questa coppia, e alla famiglia omossessuale di conseguenza, lo status di realtà, di rappresentazione oggettiva del paese in cui viviamo e la tv evidentemente non è in grado di percepire questo cambiamento, visto che tale realtà è già ampiamente inserita nel tessuto sociale e culturale del nostro paese. Oppure, più semplicemente, la tv generalista si rivolge a un pubblico che si ritiene, ma io non lo credo affatto, non possa integrare questa condizione nel proprio vissuto”.
Francesco Calella (autore) Dice del progetto: “Noi Lista di nozze non solo ce lo siamo scritta, ma ce lo siamo anche realizza. Perché? Perché i tempi di risposta di produttori e reti sono biblici. Perché tanto i progetti che alla fine passano il turno raccontano sempre le solite storie, propinano sempre le solite facce, impongono sempre i soliti nomi. E perché crediamo sia giunto il momento di fare da noi”.
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Giovedi, 18 Aprile 2024 15:12:23 CercaThis Web Site can be translated to your language:
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