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Primo Dicembre: Le Coperte dei Nomi
Quest’anno voglio celebrare il Primo Dicembre -Giornata mondiale per la lotta all’Aids- in modo diverso, voglio raccontarvi la storia delle Coperte dei Nomi o The Names Project Foundantion.
Per una volta voglio evitare la retorica sulla prevenzione e sul fatto che in Italia non si pronuncia la parola “preservativo” perché è brutta e cattiva, e soprattutto dà fastidio a Benedetto XVI e ai suoi accoliti. Allo stesso modo non ripeterò che i nostri politici sono silenti sull’argomento HIV e malattie sessualmente trasmissibili come, del resto, su tanti problemi che affliggono i cittadini. Per comprendere meglio la situazione italiana vi invito a leggere l’intervista allo psicologo Alberto Vito.
In tutta Italia il Primo Dicembre si terranno manifestazioni e incontri organizzati da associazioni, i social network propongono e rilanciano gli eventi.
Per me le Coperte dei Nomi hanno un significato profondo, io stessa ho contribuito alla realizzazione di alcune Coperte in ricordo di amici morti di Aids e ho partecipato a tante edizioni della manifestazione: ho aperto, steso, ripiegato le Coperte, ho letto i nomi delle persone e vi assicuro che, ancora oggi, il ricordo è intenso e ben radicato nel mio cuore e nella mia mente.
Ogni Coperta rappresenta una persona, a volte è un semplice pannello di stoffa con tante firme o con una semplice frase; in alcuni casi però amici e parenti hanno cercato di raffigurare nella Coperta le cose più amate dal loro congiunto. Vi sono Coperte con disegni bellissimi, altre che sono dei veri puzzle, altre ancora che sono talmente ricche e decorate da rendere difficile l’operazione di ripiegamento. In ogni caso toccare o anche solo guardare tali Coperte provoca un’emozione indelebile.
Cosa sono le Coperte dei Nomi Le "Coperte” sono pannelli di stoffa che amici o parenti delle vittime dell’Aids preparano affinché il ricordo dei loro cari non vada perduto. ASA -referente dall'organizzazione americana The Names Project Foundation- le raccoglie e le conserva dal 1987 e ad oggi sono più di duemila.
Nel giugno del 1987, Jones in collaborazione con Mike Smith e molti altri diedero vita a The NAMES Project Foundation. Le coperte continuavano ad arrivare da tutte le città americane.
Ancora oggi, la missione di The NAMES Project Foundation è di preservare le immagini e le storie contenute in The Quilt e, contestualmente, di ampliare la consapevolezza nei confronti dell’AIDS attraverso iniziative di informazione e prevenzione.
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Mercoledi, 24 Aprile 2024 22:29:52 CercaThis Web Site can be translated to your language:
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