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Dieci candeline per Florence Queer Festival


Logo del Festival


Cinema, arte teatro e letteratura alla decima edizione del Festival fiorentino. In programma, tra le altre, anche l’anteprima de 
Le lesbiche non esistono.

 

 

     Indice di Florence Queer Festival:

    ♦ Il Programma
            ♦ La sezione Vintage
♦ 
Le Mostre 
      ♦ Le informazioni

   
                           barra1

   

 

Dieci anni di cultura e impegno sociale per aprire un a finestra sul tema della diversità, questo potrebbe essere lo slogan di Florence Queer Festival, la rassegna di cinema, arte, teatro e letteratura a tematica Lgbtqi, che si svolgerà a Firenze dal 25 al 31 ottobre. 

Il programma del Festival diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci è molto ampio e ben strutturato e, soprattutto, impegnato socialmente nella diffusione di tolleranza e lotta contro le discriminazioni, senza tralasciare gli aspetti più colorati e divertenti della queer culture, con un linguaggio capace di parlare a un pubblico sempre più numeroso e variegato e di diffondere un messaggio forte e deciso di inclusione e valorizzazione delle minoranze.

A conferma dell’impegno sociale e culturale degli organizzatori di Florence Queer festival, l’evento del 1 dicembre. In occasione della giornata mondiale per la lotta all’AIDS, il 1° dicembre, il Florence Queer Festival premierà il vincitore del concorsoSe hai testa fai il test
video Se hai testa fai il test, sezione dedicata alla prevenzione dell’AIDS e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana (ore 20.00 -Teatro di Rifredi). Quest’anno, per la prima volta, il Festival presenterà una programmazione teatrale e cinematografica dedicata alla lotta all’AIDS che coinvolgerà contemporaneamente tre città: Firenze, Pisa e Grosseto.
 


Per la sua decima edizione il Festival rivestirà per la prima volta il ruolo di apripista della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, la kermesse della Regione Toscana che riunisce i principali festival cinematografici fiorentini.
 


Sul grande schermo del cinema Odeon di Firenze (piazza Strozzi) si avvicenderanno i protagonisti che hanno contribuito a cambiare parti della società con le loro battaglie per l’affermazione dei diritti umani, oltre a personaggi del mondo della musica, dell’arte, della poesia.
 

Una delle novità della decima edizione sarà la sezione Vintage con una selezione di film cult della cinematografia LGBT. 

 

L’Inaugurazione e la Chiusura 
 

A inaugurare la prima serata il 25 ottobre del Festival sarà la versione 3D del film Matthew Bourne’s Swan Lake 3D di Ross MacGibbon (2011). Il celebre coreografo inglese Matthew Bourne reinterpreta con un corpo di ballo maschile, il Lago dei Il Lago dei Cigni di Matthew Bourne
cigni
di Tchaikovsky: lo spettacolo, andato in scena per la prima volta nel 1995 in un teatro del West End di Londra, fu un successo talmente clamoroso che da allora è divenuto il balletto moderno più rappresentato a Broadway, oltre ad incoronare Bourne come uno dei più geniali e premiati coreografi contemporanei. Grazie al 3D l'impatto della performance è amplificato e l'illusione spinge il pubblico a un'immersione profonda tra le coreografie. 

Presenterà il film il giornalista e critico di danza Sergio Trombetta 

Prima del film sarà presentata Una primavera particolare a cura di Massimo Poccianti. Interpretata da Martina Belloni ed Eugenio E. F. Re, la performance cattura lo spirito queer presente nella cultura fiorentina fin dal Rinascimento. A seguire sarà proiettato il cortometraggio Self defense di Erika e Daniel Beahm. 

La madrina della serata sarà l’attrice Vittoria Schisano. 


Il Festival saluterà il pubblico il
31 ottobre con la premiazione dei vincitori del concorso Videoqueer, dedicato a cortometraggi a tematica LGBT, che mette in palio 1000 euro, organizzato in collaborazione con l’Assessorato alle PoliticheVideoqueer
Giovanili del Comune di Firenze.
 

Alla premiazione seguirà la proiezione del videoclip contro l’omofobia Man on fire dei Novadeaf, brano vincitore del premio Amnesty Emergenti 2012. Man on fire è tratto dall’album Humoresque uscito l’8 ottobre per l’etichetta indipendente DreaminGorilla Records.

 

Alla presenza del regista sarà proiettato, per la prima volta in Europa, il film Bear City 2 di Douglas Langway (2012), sequel del film-evento 2010 Bear City (spesso definito un Sex and the City gay) sulla comunità degli orsi americani. Un inno alla diversità che fa dei Bears un movimento gay dal grande potenziale trasgressivo. 

La serata si concluderà con un evento speciale: in collaborazione con la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, ore 00.45, sarà proiettato il film cult Frankenstein Junior di Mel Brooks (1974), ironica interpretazione della nota storia di Mary Shelley.

 

Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana - Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze. Direzione Artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli, selezione e programmazione Nicola Dorin e Massimiliano Giunta, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti. 

 
 
 

Il Programma

                                                      

Programma Cinema 2012
I Film

Dodici le pellicole selezionate per la decima edizione del Festival, tra cui quattro prime europee. 

Leave it on the floor di Sheldon Larry (2011), musical all black, coreografato e coprodotto dal direttore creativo di Beyoncé, Frank Gatson Jr., sulla scena underground dei ballerini voguers americani (alla presenza del regista).
Morgan di Michael D. Akers (2012), la toccante storia di un giovane atleta gay di New York rimasto paralizzato e condannato per sempre su una sedia a rotelle a seguito di un incidente (alla presenza del regista).
Gayby di Jonathan Lisecki (2012), storia di  due amici trentenni che anni addietro si erano ripromessi di fare insieme un figlio, ovviamente prima di scoprire i diversi orientamenti sessuali: Il regista sarà presente alla proiezione.
La protagonista di Molly’s Girl di Scott Tomphson (2011) ci porterà tra le sue complicazioni amorose con una lesbica attivista per i diritti civili, figlia di un influente senatore contrario ai matrimoni gay.
 

Violet Tendencies di Casper Andreas, una divertente commedia sull’amicizia e l’amore, che vede protagonista Violet, una “fag hag” di mezza età che ancora non ha trovato la sua anima gemella. 

Durante il Festival sarà proiettata la prima pellicola a tematica gay prodotta a Cuba dall’Istituto di Arte Cinematografica: Verde Verde di Enrique Pineda Barnet (2011). Il regista ottantenne Enrique Pineda Barnet cita apertamente, rievocando personaggi e atmosfere oniriche, Querelle di Fassbinder; sarà presente Ivan Giroud, direttore della cineteca cubana). 

Scorci sulla società turca, libanese e indonesiana con i film Zenne Dancer di Caner Alper e Mehmet Binay (2011), una coraggiosa coproduzione internazionale per denunciare l’omofobia che ancora permea la società turca; Out Loud di Samer Daboul (2011), una finestra sul Libano contemporaneo dove le nuove generazioni si battono per superare i tradizionali confini socio-culturali, in nome dell’uguaglianza. (alla presenza del regista); Lovely Man di Teddy Soeriaatmadja (2011), un intenso dramma familiare in cui viene rappresentata la difficile condizione degli omosessuali in un paese profondamente musulmano come l’Indonesia. 

Il focus fede e omosessualità vedrà protagonisti Katleen Turner e Richard Chamberlain nel dramma familiare The perfect family di Anne Renton (2011), incentrato sulla storia di Eileen, donna pia e madre premurosa costantemente impegnata nella gestione della sua famiglia “perfetta”  che non ammette diversità. 

Diritti delle coppie di fatto e vecchiaia saranno invece analizzati nel road movie Cloudburst di Thom Fitzgerald (2011), interpretato dalle attrici premio Oscar Olympia Dukakis e Brenda Fricker. Dall’età anziana all’infanzia con Elliot Loves di Gary Terracino che racconta la storia e il percorso di vita di un bambino di origine dominicana che ha come unica amica la sua giovane madre. 

In programma anche il cortometraggio La dolce notte di Anna di Malvenuti e Di Gangi: parte delle riprese sono state effettuate durante la precedente edizione del Festival al cinema Odeon. 
 


I Documentari
 
 

Durante il Festival saranno proiettati dodici documentari. 

Grazie alla prima europea del documentario Taking a chanche on God di Brendan Fay (2011), potremo incontrare l’emblematico Jon MacNeill, il gesuita espulso dall’ordine a seguito delle sue battaglie per i diritti delle persone omosessuali. La proiezione, alla presenza del regista, è organizzata in collaborazione con Kairòs, il gruppo di cristiani omosessuali di Firenze. Il trailer del documentario è stato presentato all’Europride di Roma del 2011. Jobriath

In anteprima nazionale, Jobriath A. D. di Kieran Turner (2012), sulla storia di Jobriath, prima rockstar apertamente gay ad avere un contratto discografico per una major. Nato come risposta americana a David Bowie, Jobriath si scontrò con le dure regole dell’industria musicale. 

Sarà presentato anche Lucille dj. Trans di Chris Arnold (2012), ricognizione nel mondo di coloro che hanno dovuto lottare per conquistare la propria identità sessuale. Come, ad esempio, Danann, sette anni, che da quando ne ha due sa di essere una bambina pur essendo nato nel corpo di un bambino (miglior documentario al Torino GLBT Film Festival 2012).  

Molto attesa l’anteprima di Le lesbiche non esistono di Laura Landi e Giovanna Selis (2012), un documentario che nasce da Lesbiche non esistono
una produzione dal basso costruita giorno dopo giorno grazie al contributo della rete, curata da due giovani filmmaker toscane, e s’interroga sul problema dell’invisibilità delle lesbiche, forma di discriminazione altrettanto subdola. Le registe saranno presenti alla proiezione.
 

Se desiderate saperne di più potete leggere lo speciale che Pianeta Queer ha dedicato al documentario. 

Del movimento lesbico anni 80 racconterà Lesbiana a parallel revolution di Myriam Fougére (2012), attraverso interviste con alcune protagoniste del tempo (attiviste, scrittrici, filosofe, insegnanti, carpentiere e infermiere…) che cercavano di inventare un modo diverso di vita incentrato sulle donne (alla presenza della regista). 

La prima europea con la presenza del regista di The sons of Tennesse Williams di Tim Wolff (2010), la storia del Mardi Gras gay di New Orleans raccontato attraverso filmati d’archivio e interviste, svelando la storia dei primi diritti civili gay negli Stati Uniti. 

Vito di Jeffrey Schwarz (2011), sulla storia di Vito Russo, attivista celebre per The Celluloid Closet, il primo saggio sulla rappresentazione di gay e lesbiche nella storia del cinema, vera e propria bibbia del sapere lgbt.
Out loud the making di Samer Daboul  (2011) mostra le difficoltà e i problemi di intolleranza che il regista e la troupe hanno incontrato durante le riprese del film Out Loud in Libano. Sarà presente il regista.
 

Il documentario Man for a day di Katarina Peters (2012) esporrà la ricerca di Diana Torr che con i suoi lavori artistici sviscera gli aspetti teorici, artistici e pratici dell’identità sessuale. 

Gli anni berlinesi di Audre Lorde, poetessa e attivista statunitense, verranno raccontati attraverso rari video privati nel documentario Audre Lorde – The Berlin years 1984 to 1992 di Dagmar Schultz (2012).  


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La sezione Vintage
 
 

Al Florence Queer Festival spazio anche ai grandi classici, un’occasione per vedere o rivedere i film cult della cinematografia LGBT, con sei titoli selezionati: The Celluloid closet (Lo schermo velato), il documentario di Robert Epstein e Jeffrey Friedman (1996), ispirato all'omonimo libro di Vito Russo, che ripercorre la storia della rappresentazione dei personaggi gay e lesbici nel cinema statunitense, con numerose interviste, tra gli altri, a  Tony Curtis, Gore Vidal, Susan Sarandon, Whoopi Goldberg, Shirley MacLaine, Tom Hanks. 

Taxi zum Klo di Frank Ripploh (1980), manifesto della spensieratezza sessuale prima dell’arrivo dell’AIDS, il premio Oscar Velvet Goldmine di Todd Haynes, ispirato alla vita di David Bowie; e ancora Better than choccolate di Anne Wheeler (1999), una commedia romantica che vede protagoniste Maggie e la sua nuova fidanzata Kim; Love is the Devil di John Maybury (1997) sul pittore Francis Bacon e la sua relazione con George Dyer: il film rievoca i sette anni del loro rapporto e l’atmosfera dell’ambiente in cui vissero. La proiezione è organizzata in collaborazione con il CCC Strozzina, in occasione della mostra Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea (05.10.2012-27.01.2013, CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze). 

Demoni e Dei di Bill Condon (1998), sulla storia di James Whale (1889-1957) che negli anni 30 divenne uno dei più famosi registi di Hollywood firmando alcuni classici del cinema horror quali Frankestein, L’uomo invisibile e La moglie di Frankestein. Velvet Goldmine di Todd Haynes (1998), sull’esplosione del glam rock nei primi anni ‘70 a Londra e ispirato alla vita di David Bowie e con citazioni di Oscar Wilde. Una riflessione sul potere dello spettacolo ma anche un’intrigante storia d’amore.

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Le Mostre
 
 

Il Festival presenterà, dal 24 ottobre al 18 novembre, al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la mostraZanele Muholi Apinda and Ayanda
fotografica
dell’artista e attivista sudafricana Zanele Muholi che recentemente ha esposto a dOCUMENTA 13 – Kassel (opening
24 ottobre ore 19.00). Con il suo lavoro l’artista denuncia razzismo, sessismo, omofobia e violenza di genere, piaghe ampiamente diffuse nel suo Paese. Dal 26 al 31 ottobre, nella saletta specchi del Cinema Odeon, sarà proiettato il documentario Difficult Love, diretto dalla stessa Zanele Muholi con Peter Goldsmind, sulla vita, l’arte e l’impegno politico dell’artista. 
 

La mostra è realizzata in collaborazione con il Some Prefer Cake Lesbian Film Fest di Bologna. Leggi lo speciale di Pianeta Queer su Spc. 



Durante la decima edizione del Florence Queer Festival, al cinema Odeon, si terrà Queer Faces-Second Time, un’esposizione QueerFaces
che proporrà gli scatti fotografici di Filippo Milani che immortalano i protagonisti, gli ospiti e il pubblico dell’edizione 2011 del Festival. 
L’esposizione Queer Faces prosegue fino al 18 novembre, alla libreria IBS di Firenze.

 


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Florence Queer Festival in sintesi
 

Quando: dal 25 al 31 ottobre
DoveIreos – Via de’ Serragli, 3 – Firenze 
Cinema Odeon – Piazza Strozzi, Firenze
IBS libreria – Via De’ Cerretani, 16 r 
Ingresso: Biglietto unico pomeridiano € 5€; Serale € 7 intero ridotto € 6
Abbonamento completo: € 35
Abbonamento pomeridiano: € 15

Per ulteriori informazioni visitare il sito di Florence Queer Festival


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(A cura di Marinella Zetti) 

 

 

 

 

 

 

 

 


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